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TERRA SANTA - Israele 06-13.07 2014


13.07.2014 - 8° Giorno DA BETLEMME A BOLOGNA.. e una Lettera del Don ai pellegrini


ein arik 3E’ arrivato l’ultimo giorno del nostro pellegrinaggio… E’ stata una giornata ricchissima di emozioni alternate.

Caricate le valigie sul pulmann, e attraversato per ‘ultima volta il vergognoso muro, siamo andati a visitare l’ultimo ‘santuario’ della Terra Santa: la comunità cristiana di Ein Arik, guidata dai monaci bolognesi di Monteveglio.

ein arikE qui la prima sorpresa: l’incontro tra un nostro pellegrino e suor Teresa, una cosa non programmata, ma che ha riempito il cuore, e poi, la seconda sorpresa: la presenza di suor Clelia (nel giorno di santa Clelia Barbieri..), la quale ci dice: “Oggi Gesù mi ha fatto un regalo enorme.. la Chiesa di Bologna che è venuta a visitarmi nel giorno di Santa Clelia.

 

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E’ proprio vero che Dio tesse in modo inaspettato le sue trame!”. Siamo rimasti colpiti.

Ma, soprattutto, il momento che ci ha commosso di pù, è stata la celebrazione della Messa assieme a quella comunità. Le loro attenzioni nei nostri confronti ci hanno aperto il cuore: i canti liturgici alternati fra arabo e italiano.. lo sguardo dei bimbi… i gesti della Messa.. il sentirsi parte di un’unica famiglia anche nella differenza della lingua… l’ospitalità reciproca.. la voglia di visitarsi come cristiani.. e la scoperta che ci sono anche dei palestinesi arabi cristiani.. e questo ci ha allargato lo sguardo e il cuore!
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Salutata con commozione la comunità di Ein Arik, ci siamo diretti all’aereoporto Ben Gurion di Tel Aviv.. potete immaginare il nostro stato d’animo… il pensiero per i strettissimi controlli da parte della polizia israeliana, per il ritardo di due ore con il quale è partito l’aereo (a causa dei missili su Tel Aviv).. Ma siamo arrivati a casa.. Con un grande senso di grazie a Gesù!

Quella che segue è una lettera ai pellegrini, che don Daniele, nostro parroco, ha scritto:

Carissimi, ieri sera siamo tornati dalla Terra Santa...

Prima di tutto, desidero ringraziare i 50 pellegrini che, fidandosi dell'esperienza mia e della guida Claudio, hanno vissuto questa avventura della fede... Abbiamo compiuto un vero miracolo.. Il miracolo della condivisione con dei volti che abitano quella terra tormentata da testardaggini politiche e, ammettiamolo senza vergogna, religiose.. Come non ricordare Violette, suor Gemma, Edna, la comunità Cristina di Ein Arik... Sono questi i santuari più veri e più caldi che rendono ricca la Terra Santa... Gli altri luoghi, ne sono un riflesso.

In secondo luogo, abbiamo avuto una opportunità: essere la'proprio nel pieno del pericolo (in alcuni momenti, ora posso ammetterlo, ho avuto paura anche io).. Il nostro compito prioritario e' annunciare con grintosa chiarezza la verità di ciò che la' accade. Lo abbiamo visto quel muro.. Lo abbiamo visto il regime militare che c'è in Israele.. Abbiamo sentito il nostro sguardo abituarsi, pensate in solo 7 giorni, al vedere un giovane ragazzino o giovane ragazza con in mano il mitra della violenza.. Non possiamo tacere. Tacendo, tradiamo il senso di ciò che la' abbiamo vissuto. Pace su Gerusalemme e desiderio di pace e rispetto per l'uomo nel cuore di chi comanda!

Ultima cosa... Abbiamo visto, cari pellegrini, a che cosa portano i muri. Che ne vogliamo fare dei muri invisibili che costruiamo ogni giorno? Che ne vogliamo fare dei muri invisibili che, troppe volte ancora, erigiamo fra le nostre due comunità cristiane? Proviamo, noi per primi,ma buttarli giù? Io farò la mia parte.. In vista di una sempre maggiore comunione faro' anche delle scelte importanti nel mese di settembre,.. Come reagiremo? Con dei muri di difesa o con dei cuori che desiderano vivere la comunione?

Un abbraccio a tutto voi... E un grazie enorme a Gesù, che ancora ci ha voluto bene!